Si intitola “Cézanne e gli artisti italiani del ‘900”, la mostra allestita al Complesso del Vittoriano e curata da Maria Teresa Benedetti che fino al 2 febbraio ospiterà nella bellissima location che affaccia sui Fori Imperiali una invidiabile collezione di opere che riportano la firma del celebre pittore francese ma anche di opere che sono state chiaramente ispirate al suo stile compositivo.
Perché se Cézanne, come ogni artista che si rispetti, in vita conobbe molto poco successo, in morte divenne uno dei più grandi pittori europei di tutti i tempi, e in particolare in Italia, già dagli inizi del 1900 cominciò a raccogliere moltissimi emuli e artisti che a lui si ispiravano per la composizione pittorica e volumetrica delle loro opere.
Non si può certo affermare che in vita, Cézanne fece alcun che per farsi amare dagli estimatori della pittura o anche per farsi apprezzare come persona. Proverbiale infatti è il suo isolamento convinto ad Aix-en-Provence, dove era nato e poi vissuto nelle quattro mura del suo studio. Usciva di rado, lercio di pittura e lacero dal continuo applicarsi alle sue tele, e spesso veniva addirittura sbeffeggiato dai monelli.
Tuttavia la sua vita non fu completamente priva di riconoscimento: i primi arrivarono a 60 anni (!) nel 1899 al Salon des Indépendants, anche se la fama gli giunse ad appena un anno dalla morte, al Salon d’Automne del 1907, dove la sua pittura divenne una nuova Bibbia per tutto il Vecchio Continente. E con la sua pittura, cominciò a diventare modello anche la sua scelta di vita rigorosa e completamente dedita alla pittura e indifferente al successo.
In Italia arrivò grazie ai collezionisti, in particolare a Egisto Fabbri e Charles Loeser, ma soprattutto grazie al critico d’arte Ardengo Soffici, che diffuse su riviste come La Voce e Lacerba il “verbo cézanniano”. Inoltre nel 1920 arrivò l’omaggio della Biennale di Venezia con una esposizione di 28 sue opere.
La mostra romana darà la possibilità di ammirare circa 20 opere del maestro, oltre ad una ottantina di lavori di artisti italiani vari che hanno chiaramente preso ispirazione da lui: Boccioni, Carrà, Morandi e tanti altri pittori sedotti dalla straordinaria potenza pittorica di Cézanne.
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