Antonio Cangialosi ed Elena Romani, continuano a stare insieme per una settimana, e vengono intercettati in una telefonata e parlano di chi può aver ucciso la piccola Matilda. I due sospettano l’uno dell’altro e la mamma di Matilda dice che ha detto alla polizia di essere innocente e di non sapere cosa può essere successo in quei due-tre minuti in cui Matilda rimase con Cangialosi. L’uomo dice apertamente che la mamma è responsabile dell’omicidio, poiché lui dice di non aver fatto nulla e di non sapere e di non capire cosa possa essere successo.
Cangialosi dice che proprio conoscendo Elena Romani non capisce cosa possa essere successo e perché possa essere successo il fatto. Poi parte un’altra intercettazione in cui la donna in macchina si chiede come sia possibile. Barbara D’Urso poi attacca e avvia un servizio in cui Elena Romani dice di essere innocente e, dunque, punta il dito verso Antonio Cangialosi. La mamma in lacrime parla delle sue giornate e di andare avanti perché vuole rendere giustizia alla piccola Matilda.
Cangialosi però dice che è stato lui a denunciare il 118 ai Carabinieri, perché credeva che il ritardo dell’ambulanza avesse causato la morte, poiché la bambina era stata definita morta per cause naturali. E solo con la denuncia dell’uomo si è scoperto che la piccola è stata uccisa da un calcio. Si continua con lo scambio di accuse tra i due, ma è una storia come un buco nero di cui forse mai si scoprirà il vero responsabile dell’omicidio della bimba.