L’ultimo brandello di cinema italiano è andato in fumo. Bruciato nella notte infatti lo storico Teatro 5 di Cinecittà, quello che veniva a buon diritto chiamato teatro Fellini.
Il più rappresentativo regista del nostro cinema aveva infatti una particolare predilezione per quell’immenso teatro (3.200 metri quadrati di superficie e 14 metri d’altezza con una capienza di 2.500 persone) in cui girò La Dolce Vita e Amarcord. Quel posto ora non esiste più e con esso svanisce la necessità di tenere aperta una struttura che non funziona.
Da molti giorni infatti Cinecittà è occupata dai dipendenti e questo fenomeno è stato anche legato all’incidente, poiché forse di incidente non si tratta. Ad ogni modo c’è chi sta indagando sulle effettive cause del rogo, e chi invece per spegnerlo si è ferito. Un vigile del fuoco infatti è stato ricoverato in ospedale in seguito a ferite riportate durante le operazioni di spegnimento.
Il teatro 5 era stato “declassato” a studio televisivo in cui venivano registrate la puntate di trasmissioni tv come Ciao Darwin e Amici; ora le trasmissioni sono sfrattate, mentre dello studio non rimane più nulla, solo un ricordo polveroso e ancora fumante di un cinema italiano che fu, e che difficilmente tornerà.