Che tutte le donne sognino una borsa Luis Vuitton nella vita, non c’è da meravigliarsi, ma che le star ne preferiscano alcuni modelli unici fatti solo per loro è davvero da fanatiche.
Ai tempi di Audrey Hepburn erano gli stilisti a proporle il modello unico per dare fama al marchio, ora sono le attrici e le cantanti a richiedere la personalizzazione. Katie Holmes, ad esempio, sfoggia tra uno shopping e l’altro, una Vuitton con righino verde al centro chiamata Speedy Mon Monogram. Mentre quella di Audrey Hepburn del 1965 era la classica Speedy 25 messa a punto per lei e successivamente entrata tra i classici più richiesti del marchio, la Mon Monogram aggiunge un particolare personalizzato.
Il processo di timbratura che avviene su richiesta non è poi così di libera scelta come possiamo pensare. Infatti, chi vuole un modello unico deve comunque scegliere tra solo sedici colori per le bande diagonali e sole tre dimensioni per le iniziali “LV”.
Per quanto riguarda, invece, le caratteristiche generiche della hand bag ci sono sempre: la chiusura S-Lock con il lucchetto in ottone, cuciture tipo sellaio, manici in pelle Epi (particolare lavorazione della pelle di mucca, tipica della maison Vuitton), rivetto con l’incisione Luis Vuitton e tintura rossa sul bordo del manico.
Insomma avere una borsa Vuitton fa sempre scena, ma non dobbiamo dimenticare che, essendo un accessorio lavorato artigianalmente ha i suoi svantaggi in termini di praticità.
Nonostante la Speedy sia una borsa ripiegabile e impermeabile grazie alla pelle in vacchetta naturale, i manici tendono col tempo a scurirsi a tal punto da sembrare vecchi e sporchi. Alcuni rimedi naturali sono: l’olio di mandorla e la gomma da cancellare che non eliminano il problema ma lo nascondono parzialmente.
Luis Vuitton è Luis Vuitton poi se personalizzata tanto meglio.