È da poco sugli scaffali delle migliori librerie, ma è già un best sellers. Alessandro D’Avenia, scrittore palermitano, racconta la storia di una teenager spaesata dopo l’allontanamento del padre, suo punto di riferimento fino ad allora. Un viaggio nelle difficoltà dell’adolescenza con dolori e amori raccontati nello stile di Omero che accompagna “l’odissea” della protagonista alla ricerca del padre.
“I miei giovani lettori si troveranno spiazzati: è un libro dallo stile molto diverso dal precedente, più meditativo, cambia la voce narrante”. Ecco le parole dell’autore che aveva in cantiere un libro sugli avventurieri del ‘500, ma la passione per i suoi alunni e per le tematiche che affronta nel suo ruolo di insegnante lo hanno spinto verso la stesura di questo romanzo.
Come il primo libro dedicato ai ragazzi, anche l’ultimo sfida ad una lettura impegnativa e crede nella possibilità del riscatto dei giovani facilmente dimenticati dalla società. La Mondadori che ha dato subito fiducia a “Cose che nessuno sa”, visto il successo di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, ha attirato una fascia d’età che raramente si avvicina alla carta stampata e alle librerie. E allora è proprio vero ciò che dice l’autore: “I ragazzi vogliono sapere per cosa giocarsi la vita. Non ne possono più di qualunquismo, di cinismo. Se non trovano nessuno che additi mete alte, se non trovano maestri come quelli che ho incontrato sul mio cammino, si accontentano di cellulari, videogiochi, Facebook e poco di più!”.
Sarebbe bello per tutti gli alunni avere un professore come D’Avenia, che si mette in gioco divertendosi a far interpretare la lettura di Omero assegnando le parti come in teatro: “i ragazzi all’inizio vorrebbero lanciarsi dalla finestra, alla fine dell’anno ringraziano”.
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