Se un uomo vi dice che siete troppo per lui, in realtà vi sta dicendo che non siete abbastanza.
Abbastanza bella.
Abbbastanza brava a letto.
Abbastanza per farlo innamorare.
Se voi trovaste un diamante delle dimensioni di una pesca per terra, pensereste forse “non lo raccolgo perché è troppo grande“?
La verità è che se trovassimo qualcosa di prezioso, anche se ci sembrasse troppo per noi, non ce lo faremmo mai scappare, non lo lasceremmo lì, con il rischio che qualcun altro possa prenderselo. Solo che dire “non sei abbastanza preziosa per me” sembrerebbe brutale e un po’ cattivo, così, per delicatezza o per vigliaccheria, è più facile dire che non sei stata “raccolta” perché sei troppo.
Beh sono fregnacce!
E’ vero che la vita non è fatta solo di bianchi e di neri, che le situazioni a volte sono complicate e le persone possono provare sentimenti contrastanti. Non sto dicendo che tutto si riduce a “taralluci e vino”, sto dicendo però che, al di là delle paure, dell’incertezza del domani e delle barriere, l’unica verità è che il diamante lo raccoglieremmo a qualunque costo.
Magari lo terremmo lì senza sapere bene cosa farne, magari ci vorrà del tempo prima di riuscire a utilizzarlo, magari avremmo persino paura a maneggiarlo, ma lo custodiremmo gelosamente perché ne riconosciamo il valore.
Di certo abbiamo vissuto tutta la vita senza quel diamante e avremmo continuato così senza alcun problema. Ma dal momento che lo abbiamo incontrato sul nostro cammino, se davvero riconosciamo la sua lucentezza, non potremmo girarci dall’altra parte pensando “posso farne a meno”.
La paura di aprirsi a una nuova possibilità, il timore di concedersi di sognare possono farci indugiare prima di raccoglierlo.
Magari faremo anche un passo avanti lasciandocelo alle spalle.
Ma poi subentrerà una nuova paura, quella di perderlo.
Il rischio di lasciar andare una delle cose più belle che ci siano mai successe, ci porterà inevitabilmente a fare un passo indietro, chinarci e stringere fra le mani l’oggetto prezioso che il destino ha voluto donarci.
Non esiste un modo bello per dire “tu per me non sei un diamante” ma noi sapremo per certo che, se non siamo state raccolte, significa solo una cosa:
lui non ha capito che non eravamo un semplice zircone!
L’uomo è tendenzialmente bugiardo e un pò vigliacco.. e a noi a volte va bene credere che “siamo troppo”.
La verità è quello che hai scritto tuo: Quel “sei troppo per me” è non mi piaci. Non sei abbastanza per me. Non ti voglio.
E’ vero che a volte l’uomo è un po’ vigliacco ma in un caso del genere, tra le righe, ci sta comunque dicendo come stanno le cose, sta a noi volerlo vedere!
Sia pur in senso buono fai gara con Alberoni a dire un’ovvietà.
Naturale che chiunque dica così sta cercando una scusa ma riesce ad essere solo patetico.
Una qualsiasi persona (e proverei a non far distinzione di sesso anche se mi trovo in territorio pink) magari media, un po’ ordinaria, non necessariamente uno/a sfigato/a ne trova una obbiettivamente bella, spigliata, professionalmente realizzata e quant’altro, nasce il feeling ed il primo che fa?
Molla il colpo?
Non vuole portare via il premio ad un ipotetico concorrente più meritevole?
Naaaaaaa, la verità è quella da te citata.
Il passo successivo sarebbe sbattere la testa contro il muro chiedendosi dove viva certa gente.
Se la scintilla non scocca è più onesto dirlo e basta.
Ma la sincerità spesso non è di questo mondo.
Forse si tratta di scintilla o forse si tratta veramente di trovare una donna che è in grado di dare a un uomo ciò che lui, in cuor suo, onestamente sa di non poter dare. Forse davvero quando qualcosa è “troppo preziosa” non si sa come “gestirla”….
Resta il fatto che un Uomo vero non scappa, fa i conti con i suoi sentimenti (se ne prova) e agisce di conseguenza, se non lo fa…che dire…devi lasciar perdere…
Grazie mille per il tuo commento da uomo in un mondo “pink” e per il paragone, che non sono certa di meritare, con Alberoni! 🙂
“La verità è che non gli piaci abbastanza” è sempre una sentenza vera e sicura.
Puoi incontrare la persona perfetta ma se non gli/le piaci non c’è scusa che tenga, semplicemente non gli/le piaci.
D’altro canto però, non apprezzo il paragone con i diamanti. In una frequentazione entrano in gioco così tanti fattori e variabili che l’analisi è complicata, imprevedibile e insoddisfacente alle volte. Se è vero che sarebbe semplicissimo raccogliere una pietra preziosa per strada (perché è costosa, perché è bella) è altrettanto vero che sarebbe difficilissimo, invece, decidere di portare, senza pensarci due volte, qualcuno/a sulla nostra strada e farlo/a camminare insieme a noi. Perché fortunatamente non stiamo parlando di diamanti ma di persone.
Ma sono anche sicuro che tu abbia incluso tutto nelle tue discussioni, implicitamente. Credo di conoscerti un pochino sì da poterlo affermare tranquillamente.
Quindi inutile continuare a battere con la testa: niente da fare. “Le vie dell’amore sono infinite”.
Un abbraccio
Hai ragione Phil, far entrare una persona nella nostra vita, magari avendo anche paura di farle più male che bene, può essere un grosso freno però, a costo di sembrare un’illusa, continuo a credere che l’amore vinca su tutto, anche sulle paure e sui freni. Sono certa che quando provi qualcosa, anche se è ancora in fase “embrionale” non ce la fai a stare lontano da quella persona, non puoi lasciarla andare via se non per una strana forma di masochismo che, a questo punto, deve essere seriamente preso in considerazione dalla controparte. Altro discorso è, come dicevo nell’articolo, se quelle cose non le provi. In questo caso c’è veramente poco da fare…
Un abbraccio anche a te! 🙂
Onore al merito a Cosmo per aver coinvolto il un “Blog al femminile” eminenti membri dell’opposta fazione……. sono d’accordo con Stefano quando dice: “Se la scintilla non scocca è più onesto dirlo e basta”, ma non lo sono in merito a questa affermazione :” Una qualsiasi persona (e proverei a non far distinzione di sesso anche se mi trovo in territorio pink) magari media, un po’ ordinaria, non necessariamente uno/a sfigato/a ne trova una obbiettivamente bella, spigliata, professionalmente realizzata e quant’altro, nasce il feeling ed il primo che fa?
Molla il colpo?”.
Spesso le persone nel rapportarsi con le altre, per mancanza di “autostima”, sicurezza o quant’altro, sottovalutano se stesse e sopravvalutano l’interlocutore ponendosi in una posizione di inferiorità, su tutti i livelli, che origina il dubbio o la paura di non essere all’altezza , innescando un meccanismo che li porta poi a “mollare il colpo”…….Questo comportamento, preso per mancanza di interesse verso l’oggetto di desiderio, in realtà può celare il tenace rifiuto di mettere alla prova la propria abilità ed autostima, il rifiuto di mettersi “in gioco”.Tutto ciò, sebbene non condivisibile, può però accadere senza che la persona in questione ne abbia consapevolezza (…azz sta emergendo la crocerossina che è un po’ in tutte noi, vade retroooo)………….. Dal canto mio trovo abbia ragione Phil quando obietta:” In una frequentazione entrano in gioco così tanti fattori e variabili che l’analisi è complicata, imprevedibile e insoddisfacente alle volte.”E’ vero, siamo talmente complicati, noi esseri umani, che è difficile giustificare o comunque analizzare comportamenti o atteggiamenti altrui, dal momento che spesso ci sono incomprensibili i nostri……Il punto di vista dal quale emettiamo eventuali considerazioni, è nostro e solo nostro, spesso inficiato da coinvolgimenti emotivi, quindi le conclusioni che traiamo non sempre sono scevre da fraintendimenti……
E poi sono pure d’accordo con te Cosmo, non per sottolineare la superficialità maschile, ma molto spesso succede che quell’ipotetico Lui non abbia capito di avere per le mani un diamante piuttosto che uno zircone……..
Cara Laura, come sempre hai assolutamente ragione! Proprio in questi giorni riflettevo sulla variante del “non sentirsi all’altezza” che sicuramente è una possibilità da valutare in un caso del genere. E va bene, ci sta, tu puoi cercare di far capire ripetutamente a quella persona che ti va bene così come è, che puoi amarlo con i suoi pregi e con i suoi difetti (che sono meno di quelli che lui vede), perché del resto l’amore è questo no? Però, c’è un però grosso come una casa. Come tu dici “vade retro” allo spirito della crocerossina che non ci abbandona mai.
C’è un limite per mostrare la nostra vicinanza alle persone, c’è un momento in cui bisogna rendersi conto che siamo adulti e ognuno deve volersi liberare delle proprie paturnie mentali in primis da solo. Il rischio altrimenti è quello di entrare nel circolo vizioso del “io ti sto vicino e tu mi respingi” e questo NON VA BENE.
Bisogna spiegarglielo a quella maledetta crocerossina che alberga in noi che questo è un gioco al massacro perché ogni donna si merita un uomo che LA VOGLIA CON TUTTO SE STESSO!
Sapevo che il tuo commento sarebbe stato il “valore aggiunto” al mio articolo, ti abbraccio.