Oggi, un anno fa, scompariva Amy Winehouse: cantante dalle capacità vocali impressionanti e capace di incontrare i pareri positivi del globo intero, ma sconvolta da crisi interiori ed esistenziali che l’hanno portata al suicidio.
Era infatti il 23 luglio 2011 quando Amy Winehouse veniva trovata priva di vita: il suo corpo si era spento, ma non la sua anima e la sua musica. Infatti le fantastiche canzoni di Amy continuano a vivere ogni giorno, fra le stazioni radio, nei video sui canali musicali TV e nei clip su Youtube.
E sarà certamente una notizia che rimbalzerà su tutte le testate web e cartacee quella di un successo discografico firmato Winehouse che porta a quota 1,7 milioni di copie gli album venduti… e che non accenna a diminuire.
Il club 27 avrà pur colpito ancora, per chi non lo sapesse il Club 27 è il nome assegnato all’alone delle morti dei grandi divi della musica scomparsi all’età di 27 anni (come Curt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, ecc), ma la forza di Amy Winehouse, la sua straordinaria voce e i testi coinvolgenti, la fanno ancora vivere fra di noi.
A ricordare Amy arriverà a breve anche un libro del padre, Mitch, il quale ha spiegato che durante l’ultima lettura della bozza ha avuto una strana sensazione. Molti online criticano mr. Mitch, accusato di speculare un poco troppo sulla morte della figlia. Difficile da dire se sia realmente così, ma noi speriamo davvero che siano solo voci e non la realtà.
Per intanto vi lasciamo con una delle canzoni di Amy Winehouse che a noi piacciono di più: Back to Black.
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