Cyberbullismo, uso distorto dei social network, adescamento di minori tramite internet e sesso virtuale, sono pericoli in cui possono incorrere i bambini e gli adolescenti che non vengono formati nell’utilizzo delle nuove tecnologie
A tal proposito la Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha lanciato la campagna itinerante “Una vita da Social” rivolta, in maniera particolare, agli studenti delle scuole medie secondarie di primo e secondo grado. Un tir viaggerà per tutto lo stivale con all’interno membri della Polizia Postale che illustreranno, dettagliatamente, a studenti, docenti e genitori le principali insidie della rete fornendo consigli utili per utilizzare il web con intelligenza e sicurezza.
Il tour proseguirà fino al 25 maggio attraversando l’Italia in lungo e in largo; trentatrè sono le tappe previste nelle maggiori città di ogni regione.
In Francia, intanto, gigantografie con emoticons inquietanti, create dall’agenzia Rosapark per il gruppo no-profit Innocence en danger (Innocenza in pericolo), tentano di mettere in guardia i giovanissimi rendendoli più responsabili sul web. “I predatori del web a volte si relazionano a loro proprio come farebbe un coetaneo, al fine di costruire un rapporto di fiducia per raggiungere i loro obiettivi – dice Jamie Standen, direttore creativo Rosapark-. Dialogare con un ragazzo richiede l’adozione del loro linguaggio, di cui gli emoticon sono un elemento importante. Vogliamo che genitori e figli si fermino a riflettere. Ci sono alcuni divertenti e amichevoli emoticon nella mia chat, e se nascondessero una realtà inquietante?”.