Sempre più spesso, il lavoro che si arriva a fare, non è quello che sognavamo da piccoli. Tante volte coltiviamo, nel cassetto, un sogno diverso, spesso accantonato per far fronte alla realtà nuda e cruda dei fatti. E forse era questa anche la strada intrapresa da Vittorio Nessi, per trenta anni “semplice” procuratore aggiunto di Torino.
Nessi infatti dopo una lunga carriera nell’ambito giuridico ha deciso di mettere a frutto le sue conoscenze, acquisite sul campo, scrivendo un thriller che parla di omicidi visti da un punto di vista che lui conosce meglio di chiunque: il pm. Si svolgono nell’aula della Corte d’Assise infatti le sei indagini riguardanti i sei omicidi fittizi su cui si concentrano le 200 pagine del romanzo “Strani Amori. Amore e Morte in Corte d’Assise”.
Come si intuisce dal titolo, quelli che Nessi mette in scena sono omicidi passionali, o a sfondo sentimentale, costruiti con dovizia di dettagli giuridici e tecnici che il pm ha avuto modo di conoscere bene durante la sua carriera. E infatti proprio a casi reali si riferiscono queste sei storie di amore e di morte, binomio tristemente noto anche alla cronaca nera dei nostri giorni. A condurre le indagini, nel racconto, c’è l’alter ego di Nessi, il pm Bruno Ferretti.
Il nome di Vittorio Nessi è stato di recente associato all’inchiesta Fonsai, caso su cui si è trovato a lavorare il nostro pm/scrittore, e non è cosa troppo strana pensare che Nessi abbia cercato di sfruttare la notorietà di ritorno concessagli dalla bufera economica abbattutasi sulla famiglia Ligresti per cogliere al volo l’occasione e dare alle stampe, edito da Robin Edizioni, il suo primo romanzo.