A 28 anni Eleanor Catton, australiana di nascita, è la più giovane scrittrice di sempre ad essersi aggiudicata il prestigioso premio letterario di lingua inglese Man Booker Prize, edizione 2013.
Il romanzo, “The Luminaries”, è il secondo della Catton, che ci racconta un mistery ambientato nel XIX secolo nella sua “zona del mondo”, nel mezzo dell’Oceano Pacifico, nella misteriosa (e per noi lontana) Nuova Zelanda. In 832 pagine, Eleanor racconta la corsa all’oro dell’età vittoriana tra ladri, furfanti e omicidi, un’avventura misteriosa che, oltre a segnare il record, nella storia del premio per la scrittrice più giovane ad averlo mai ricevuto, segna anche un altro primato: “The Luminaries” è il romanzo più lungo ad aver mai portato a casa il Man Booker Prize nei 45 anni della sua storia.
Il premio consiste di un assegno di 50.000 sterline, e Robert Macfarlane, presidente della giuria ha dichiarato: “E’ un lavoro strepitoso, luminoso, vasto senza essere tentacolare’”.
La giovane scrittrice ha battuto una concorrenza spietata; tra gli altri pretendenti al premio c’erano: NoViolet Bulawayo, in gara con ”We Need New Names”, Jim Crace, con ”Harvest”, Jhumpa Lahiri, con ”The Lowland”, Ruth Ozeki, con ”A Tale for the Time Being”, e Colm Toibin, con ”The Testament of Mary”.
Eleanor Catton ha esordito a soli 25 anni con “La prova”, da noi pubblicato da Fandango, che diventò immediatamente, nel 2010, un vero e proprio caso editoriale. In quell’occasione la storia raccontava di uno scandalo sessuale improvvisamente scoppiato alla Abbey Grange School; protagonisti della scabrosa vicenda un professore e una studentessa.
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