Che l’Italia si stia trasformando in un paese di lettori? Forse non è proprio una definizione corretta, ma i segnali dell’Editoria nel nostro paese sembrano incoraggianti. Si sta alzando infatti il numero di persone che si accostano alla lettura, soprattutto a quella ‘digitale’.
Chiariamo meglio: il quadro economico per il settore del libro resta molto negativo, ma qualche segnale interessante sembra venir fuori dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013 dell’Aie, presentato a Francoforte. Uno di questi segnali è l’incremento della lettura nel nostro paese. E’ circa il 46% degli italiani, con età maggiore ai sei anni, che legge. Di questo 46% il 30%, solamente, è costituito da lettori medi o forti, ovvero quelli che leggono dai sette libri in su nell’arco di 12 mesi. Il dato, pur essendo molto basso rispetto alla media europea, è comunque in crescita. E, inutile negarlo, il segno + accanto a queste percentuali lo dobbiamo principalmente al settore digitale. Con l’e-book il mercato cresce e i lettori aumentano.
Il presidente dell’Aie, valutando la tendenza in crescita autonoma, ha fatto un appello, da Francoforte, alla politica italiana: “. Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura, un’Iva parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all’interno dell’agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d’autore.”
Questi dati sono interessanti e indicativi: anche se la carta è in crisi, il mercato subisce leggeri miglioramenti grazie al digitale e all’e-book. Certo, i romantici della carta sono restii al cambiamento, ma chi ama la carta, ama la lettura in primis, per cui potrebbe anche adattarsi all’idea di dover leggere libri digitali, nel caso in cui il mercato tradizionale dovesse scomparire.