Si chiama Klara Lidén ed è una giovane artista … di strada. La definizione potrebbe trarre in inganno, dal momento che in genere, gli artisti di strada non vengono esposti nei musei, così come accade alla nostra Lidén.
Klara infatti viene così definita perché è lei stessa a portare la strada all’interno dello spazio espositivo. Alla sua prima personale italiana, l’artista svedese strasporta all’interno del Museion di Bolzano manifesti staccati dai muri, biciclette prese a manganellate, coni segnaletici che diventano gabbie per pipistrelli. Ricostruisce un mondo e lo fa con quel suo sguardo diretto, quasi ingenuo, che in realtà penetra il quotidiano con grande acume, trasformandolo e “riciclandolo”.
L’istallazione si chiama Autostrada Cafè, e ai nome fu più adatto per una mostra che si fonda sul riciclo di materiale stradale. L’asfalto del passo del Brennero è diventato una scultura, nelle mani della Lidén, e il quarto piano del Museion è stato tramutato in un paesaggio straniante, fatto di tavoli, sgabelli, tutto realizzato in asfalto e cemento, scarti del manto stradale della vicina A22.
A curare la mostra, c’è la direttrice del Museion of Modern and Contemporary Art di Bolzano, Letizia Regaglia, che ha scelto di assegnare una personale alla giovane artista svedese proprio per premiare lo sforzo “intrapreso da diversi anni nell’avvicinare il pubblico al linguaggio della scultura, in particolare ai cambiamenti radicali che ha subito nella storia dell’arte recente; presentando artisti emergenti con un occhio attento alle figure femminili”.
Klara Lidén ha esposto in tutto il mondo, n tutte le strutture più prestigiose per l’arte contemporanea, dal New Museum di New York alla Serpentine Gallery di Londra, e ora arriva anche in Italia con il suo personalissimo ritratto scultoreo della strada.