L’Italia e gli italiani stanno accusando in questi giorni un altro duro colpo: dopo il passaggio, nel 2011, dell’aliquota dell’Iva dal 20% al 21%, l’imposta sui consumi ha subito da ieri un ulteriore aumento di un punto percentuale, arrivando, ora al 22%. Alcuni colossi della grande distribuzione, però, si schierano contro a questo ulteriore aumento, e tra questi c’è l’azienda multinazionale Ikea.
Lo avevano già detto e ora lo confermano: Ikea dice no all’aumento dell’Iva e decide di non incrementare i prezzi di vendita! A diffondere la decisione è una pubblicità, sulla quale, in testa all’immagine di due prodotti che riportano lo stesso prezzo “prima” e “dopo”, si legge: “I nostri prezzi resistono a tutto, anche all’aumento dell’Iva”.
Lars Petersoon, amministratore delegato del gruppo Ikea, ha affermato:
“Il passaggio dell’imposta dal 21% al 22% non avrà impatto sul prezzo dei prodotti Ikea […] si tratta di un impegno notevole che ricambia, nei fatti, la fiducia che quotidianamente un gran numero di persone dimostrano visitando i nostri negozi”.
Della stessa opinione sono anche la Coop, l’Esselunga e la Crai, che hanno optato per la stessa politica della multinazionale svedese, decidendo di non apportare modifiche ai prezzi di vendita. “Consapevole delle difficoltà che i propri clienti stanno attraversando, Esselunga ha deciso di non riversare su di loro neppure questo aumento dell’Iva, come in occasione di analoga situazione registrata a settembre del 2011”, ha, per esempio, spiegato un delegato della catena di distribuzione. Lo stesso discorso è stato fatto anche dalle altre aziende che hanno potato per questa scelta.
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