Rivoluzione dello screening oncologico in 3D che rivela i tumori nascosti

Un nuovo metodo radicale di produrre immagini 3D potrebbe migliorare notevolmente i test di screening oncologici e consentire i medici di individuare tumori, che prima erano “nascosti”. La tecnologia utilizza quattro rilevatori a singolo pixel ed è stata ideata dal dipartimento di fisica e astronomia dell’università di Glasgow.

La tecnica si chiama “3D computational imaging”, o “formazione d’immagini fantasma”, ed è in grado di rilevare le lunghezze d’onda, che le fotocamere digitali non possono inquadrare.

Ciò significa che gli scienziati possono creare immagini in 3D, senza macchine fotografiche digitali costose. La tecnologia potrebbe essere utilizzata per guardare sotto la pelle ed individuare il cancro o altri disturbi, in maniera  rapida e sicura. Le imprese di petrolio potrebbero anche usare tale tecnica, per rilevare gas nascosti che vengono emessi dal terreno, vicino pozzi di petrolio, e che non possono essere visti attraverso l’occhio umano.

Il professore Miles Padgett, che ha la cattedra di filosofia naturale presso l’università, ha affermato: “i rilevatori a singolo pixel in quattro locazioni diverse sono usati, per rilevare la luce da un proiettore, che illumina gli oggetti, con una sequenza rapida che varia da schemi in bianco e nero, simili ai cruciverba. screening-oncologico-3dQuattro rilevatori forniscono immagini, ognuna delle quali contiene ombre, formando poi la forma dell’oggetto in 3D. La combinazione di quattro immagini permette di avere una completa immagine in 3D”.

I dettagli della scoperta appaiono sulla relazione “3D Computational Imaging With Single-Pixel Detectors”, pubblicata sulla rivista Science.

La tecnologia è nelle sue fasi iniziali di sviluppo.

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