Secondo una nuova ricerca, le persone che parlano sempre di sé hanno più probabilità di cadere in depressione e di essere ansiose. Gli scienziati dell’università di Kassel, Germania, hanno scoperto che le persone che usano spesso i pronomi singolari di prima persona sono più depresse di quelle che usano pronomi plurali, come “noi”.
I ricercatori, guidati da Dr Johannes Zimmerman, hanno intervistato 15 uomini e 103 donne, molte delle quali erano stati sottoposte a dei trattamenti per contrastare la depressione e l’ansia. Essi hanno chiesto ai partecipanti i loro alimenti, le loro relazioni, la percezione di sé.
Hanno scoperto che le persone che dicono spesso “me” e “io” tendono ad essere più depresse, e che hanno più difficoltà nei comportamenti interpersonali come l’interazione in un gruppo di persone. Per esempio, queste persone cercano attenzione e sono incapaci di stare da sole.
Al contrario, chi usa spesso parole come “noi” ha uno stile di vita sano e riesce ad instaurare facilmente relazioni con gli altri.
Dr Zimmerman ha riferito al Medical Daily: “usare i pronomi di prima persona singolare evidenzia l’ego, come un’entità distinta, mentre l’uso di pronomi plurali di prima persona enfatizza l’essere parte di relazioni sociali”. Come risultato, Dr Zimmerman crede che le persone che usano i pronomi singolari tendono ad essere i più bisognosi.
Gli scienziati dell’università di Colorado Boulder hanno scoperto che le persone depresse possono beneficiare dell’esercizio regolare e che l’autocontrollo sia una buona cosa per la salute mentale.