L’estate è quasi al termine e tutti possiamo dire finalmente di aver superato la tanto citata prova costume. Sembra che sia un argomento intramontabile proposto ogni fine maggio da giornalisti e blogger in maniera quasi stressante.
Facendo domande di qua e di là, forse questo 2011 ha visto meno prove costumi di tutti gli altri anni e, nel nostro caso non riguardano l’esposizione del proprio fisico sul bagnasciuga, ma vere e proprie prove in camerino quando si acquista il costume dei propri sogni.
“Dopo aver girato e rigirato tra negozi e boutique per trovare solo il modello adatto, arriva il momento di provarlo…Un piccolo brivido comincia a salire dietro la schiena della casalinghe e di tutte quelle donne che hanno un minimo di buon gusto perché entrando nel camerino eccolo là: il gomitolo di polvere che si annida negli angoli da una settimana o forse più…!
Improvvisamente anche il costume che ci piaceva tantissimo diventa stranamente difettato o non adatto al nostro corpo e, mentre voi lottate per non mettere i piedi (ovviamente nudi perché siete entrate con le infradito) sulla palla di pelo, la commessa vi stressa chiedendovi mille volte come vada la taglia. Difficile spiegare alla commessa che il problema non è la taglia, ma tutto ciò che c’è intorno.
Per non parlare poi dello specchio fatto in modo da sembrare più magra e slanciata a tal punto da non riconoscervi. Tra mille saltelli di qua e di là, alla fine, decidete di rivestirvi e inventate una scusa per non acquistare il costume. Uscite sconfortate dal negozio pensando di non trovare più ciò che vi serve, ma basta poco perché i vostri occhi s’illuminino di nuovo: è in vetrina l’ultimo costume di Blumarine a prezzo scontato. Parola d’ordine, non lasciarselo scappare!! Entrate nel camerino?!…no, stavolta no! Lo acquistate e basta, poi lo proverete a casa e se non va bene passerete a cambiarlo perché lo specchio di casa è molto più sincero”. Ecco i pensieri che le ragazze scambiano al mare mentre prendono la tintarella.
Chissà se per i maschietti ci sono le stesse difficoltà o se la loro nonchalance li porta a non accorgersi di nulla e a definire così noi donne: ESAGERATE!
Sorge così una domanda spontanea: forse la moda non è tutta lustrini e pailettes come ci fanno credere?! Forse la moda è ciò che noi vogliamo credere, una dolce e spensierata abitudine che ci fa apparire più belle prima ai nostri occhi e poi a quelli degli altri.
Sarebbe bello riuscire sempre a tenere a mente la citazione che amava tanto ripetere Chanel: “La moda riflette sempre i tempi in cui vive, anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo.”