Arriva la Domenica e Barbara D’Urso irrompe nell’agone politico con la sua trasmissione, tramutata ormai in un’arma di distrazione di massa, che miscela dibattito politico e populismo spicciolo. Ecco arrivare il filmato di una famiglia siciliana che non sa come vivere, dopo aver vissuto con il solo marito che lavorava e guadagnava duemila euro al mese, lavorando per il comune di Messina. Non mancano le lacrime, le parole disperate e l’ammissione di andare alla Caritas per chiedere da mangiare. Insomma, un quadro deprimente che racconta con cinismo le storie di questa crisi. E poi, ecco l’ennesima richiesta di lavoro in studio, manca solo l’ennesima telefonata e dopo Domenica Live sarà, ancora una volta, una sorta di agenzia per il lavoro.
Barbara D’Urso si commuove as usual, e poi parte il dibattito politico tra le urla della Mussolini, che invoca il governissimo e inveisce contro Bersani e il suo sigaro. Mentre la D’Urso sottolinea ad ogni piè sospinto che in studio ci sono due esponenti del PD uno pro Bersani e uno pro Renzi, a sottolineare che la frattura nel partito c’è, per la gioia di Berlusconi. Insomma, un contenitore domenica quello di Canale 5 diventato ormai un vero e proprio talk show politico, che vuole dettare una linea, avviata con l’intervista di Silvio Berlusconi e che procede ogni domenica.
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