Da sempre la moda individuata come un grande mercato globale in cui regna la fantasia; mescola suggestioni etniche e tradizioni diverse in cui le distanze geografiche vengono annullate per far posto ad un unico mondo senza confini.
Stampe etniche e tribali dominano sulle passerelle della P/E 2013 in un mix eterogeneo di fantasie in cui la moda dimostra che è possibile raggiungere un’uguaglianza tra i popoli; un unico mondo privo di pregiudizi. Si crea una vera e propria continuità tra passato e presente, un mosaico in cui Paesi diversi s’incontrano e si condividono per creare un universo moderno.
Nella collezione di Iceberg si notano maxi cinture, stampe multicolor, gonne ampie che tuttavia si coniugano perfettamente con blazer e dress in seta colorata, per una donna che ama l’etnico, ma che allo stesso tempo non rinuncia all’eleganza e alla lucentezza. Prada si ispira al Giappone in un omaggio alla figura delicata della Geisha, creando look ricercati e super chic mediante i pattern floreali e le costruzioni geometriche degli abiti . Il mood etnico traspare anche dalle passerelle di MSGM con l’alternanza di cromie, stampe e look transculturali diversi.
Si riscoprono le tradizioni della multietinicità con Veronica Etrò e i suoi kimoni indossati su pantaloni ampi alla caviglia; per arrivare fino ad Emilio Pucci con ricami raffiguranti tigri lucenti e dragoni cinesi. Vivienne Westwood si ispira al continente africano con colori accesi e tessuti in contrasto. Infine anche per il brand sportivo Adidas forte è la tentazione multietnica con grafismi particolari e stili animalier.
Alternanze che si riscontrano anche nei colori: dal bianco luminoso al verde smeraldo, dal rosso sfumato al nero pastello. La parola d’ordine è chiara e risulta essere : “contaminazione” ; attrazione reciproca di Paesi e culture distanti in un mix eterodosso ricco di creatività, dinamicità e leggerezza.