Candidato a 12 premi Oscar, grande ritorno al cinema con la C maiuscola di Steven Spielberg, Lincoln è senza dubbio uno dei film più belli in arrivo nelle nostre sale.
Lungi dall’essere una vera e proprio biografia, Spielberg ha deciso di concentrarsi sugli ultimi mesi di vita del sedicesimo Presidente degli Stati Uniti D’America, ovvero su quei quattro mesi che hanno determinato per sempre la storia degli USA e dell’umanità. Il film racconta di come il Repubblicano Lincoln abbia combattuto per far passare in Congresso il XIII emendamento, quello che ha abolito la schiavitù in territorio americano.
Il film è appunto incentrato su questo: sui discorsi policiti, sulle contrapposizioni tra repubblicani e democratici, sul contrasto che Lincoln aveva con la moglie, sul rapporto molto diverso con i figli e soprattutto sulla ferma volontà dell’uomo di fare qualcosa per il mondo nel momento in cui ne aveva il potere.
Ad interpretare il Presidente, Steven Spielberg ha chiamato Daniel Day-Lewis: l’attore già due volte premio Oscar per Il Petroliere e per Il mio piede sinistro offre in Lincoln una performance che dire magistrale sembra riduttivo. L’andatura claudicante, la schiena un po’ curva, la voce bassa, il sorriso a fior di labbra, Day-Lewis si cala alla perfezione nel personaggio, riuscendone a misurare con grande gusto gli attacchi d’ira che di tanto in tanto lo coglievano, quando chi gli era intorno non voleva eseguire i suoi ordini, dal momento che non tutti vedevano la grande visione complessiva che lui aveva del mondo.
Con questa interpretazione, Daniel Day-Lewis potrebbe entrare nella storia come il primo attore maschio ad aver vinto tre premi Oscar, tutti e tre come miglior attore protagonista.
Accanto a lui però c’è una schiera di attori che gli tengono testa, a partire dalla bravissima Sally Field, anche lei nominata come migliore non protagonista agli Oscar, che nei panni della Signora Lincoln è davvero eccezionale.
Con lei ci sono Tommy Lee Jones, David Strathairn, Jackie Earle Haley, Joseph Gordon-Levitt e altri nomi più o meno noti del grande schermo, che contribuiscono alla grandezza del film.
Steven Spielberg dal canto suo ha fatto un lavoro eccelso: la sua regia lascia parlare gli attori, rinunciando alla spettacolarità della guerra, che lui sa ben raccontare, a beneficio delle “chiacchiere da salotto” con le quali si è costruita la libertà per moltissimi uomini.
Accompagnato da una fotografia raffinata e da una colonna sonora parimenti discreta come la stessa regia, Lincoln sarà senza dubbio protagonista agli Academy Awards 2013, ma ancora di più lo sarà sui nostri schermi, a partire dal 24 gennaio.