Se da una parte è vero che ogni persona, famosa o meno che sia, è libera di fare ciò che vuole, è anche vero, però, che ognuno deve accettare le conseguenze delle proprie azioni; ne sa qualcosa a riguardo la lunga lista di VIP “etichettati” dalla pornostar Lea di Leo come suoi clienti, tra i quali Marco Borriello, Luca Toni, Matteo Branciamore, Gianluca Grignani, Fabri Fibra e altri ancora.
La pornodiva, il cui vero nome è Sonia Faccio, è attualmente protagonista di un processo, che vede imputata la casa editrice siciliana Imart per estorsione ai danni di personaggi del calcio, della televisione e della politica.
La casa editrice, intenzionata a pubblicare dei diari scritti da Lea di Leo, contenenti nomi, gusti e prestazioni (con tanto di voto) dei suoi clienti, avrebbe contattato i vari inconsapevoli protagonisti del libro hot (solo quelli famosi ovviamente), formalmente per chiedere la liberatoria, ma effettivamente per ricattarli, chiedendo somme dai 20mila ai 40mila euro per eliminare il nome prima della pubblicazione.
Lea di Leo, che si è dichiarata totalmente estranea alla cosa, aggiungendo di aver scoperto il tutto solo tramite il servizio dei Le Iene, durante la sua testimonianza non ha risparmiato commenti sui suoi clienti, affermando tra le tante cose “I calciatori sono i migliori, forse perché si allenano molto anche a letto. Ma come cliente ho avuto anche un vescovo, aveva un grosso crocifisso al collo”.
Tutte i personaggi coinvolti nel caso hanno ovviamente negato il tutto (ricordiamo che alcune di loro sono anche sposate con figli), la maggior parte di loro hanno deciso di procedere per vie legali e, solo Matteo Branciamore ha deciso di costituirsi parte civile.
Riguardo alle negazioni dei VIP, Lea di Leo ha dichiarato “Peggio per loro. Io capisco che magari alcuni hanno mogli, fidanzate, però non voglio passare per quello che non sono. Io dico la verità. Chi nega? Ambrosini? Il senatore Baldassarri? Io conservo gli sms di tutti con i giorni e i luoghi degli appuntamenti. E tornerò a Marsala per ascoltare le loro testimonianze davanti al giudice. Voglio vedere chi dirà di non avermi frequentato. L’unico che ha detto il vero è Gianluca Grignani: era uno del suo staff a venire con me”.
Altri nomi sono quelli dell’ex viceministro dell’Economia Mario Baldassarri, Simone Inzaghi, Fabio Galante, Francesco Coco, Massimo Ambrosini e Roberto Farnesi.
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