Purtroppo l’Italia non smette mai di stupirci, e anche una cosa apparentemente intoccabile come un bando di concorso ormai pubblicato, qui da noi diventa futile.
L’indignazione dei giovani aumenta sempre di più nel nostro Paese; giovani che passano dal non trovare minimamente un lavoro al trovarlo e vederselo togliere ingiustamente. La nostra crisi si fa sentire, e lo fa anche nel settore pubblico e proprio in una delle parti più importanti di questo settore: l’arma.
Sono mesi che siamo a conoscenza della spending review che ha colpito il settore dell’arma; i tagli porteranno all’assunzione di un solo agente o carabiniere per ogni cinque che vanno in pensione, per arrivare nel giro di tre anni ad avere circa 22.000 unità in meno.
Ma ora più che mai si sta alzando la protesta di chi si è visto apparire dal nulla un “idoneo non vincitore” sulla graduatoria del concorso. Tanta è l’amarezza di più di 1.500 giovani che, dopo aver faticato tanto per passare le selezioni per allievi Carabinieri, si sono visti chiudere ingiustamente la porta in faccia.
1.886 era il numero degli allievi che sarebbero dovuti entrare, e questo era quello riportato nel bando; ma ora, a causa dei tagli, quattro quinti dei vincitori rimarranno fuori.
La notizia sta passando alquanto inosservata perché probabilmente si sta sottovalutando la “gravità” della situazione. Il problema non sta solo nell’ennesima delusione che lo Stato ha dato alla nuova generazione, ma nella non affidabilità di un bando di concorso pubblicato solo nell’aprile 2012.
“Un quinto” ? 216 vincitori su 1886 posti messi a concorso.. 1600 ragazzi non mi sembrano un un quinto..
Corretto! dovevo scrivere quattro quinti 🙂