Ore 00.30 – E’ finita… Così e vedo solo “Aiuto Regia”… nel senso qualcuno ci salvi
Fazio ricapitola le canzoni, mentre i titoli di coda sono valati via. Il Festival in questa prima serata, che se non fosse per l’emozione della contestazione a Crozza, è filato via liscio come una lumaca sotto la pioggia di questi giorni e soffice come un cuscino di piume, per stasera finisce qui. Attendiamo domani mattina per il bagno di sangue dei dati Autditel! Scommesse aperte sull’emorragia degli ascolti: io dico almeno due milioni in meno dello scorso anno.
Ore 00.20 – Azzurro il tuo vestito è troppo azzurro per me…
Chiara non impressiona, sarà tutta colpa del vestito che la rende una stella azzurra nana, che gorgheggia sul palco dell’Ariston. Una canzone “tanghera” che però riesce a far venire fuori la voce di Chiara. Le atmosfere ricordano i Matia Bazar della Ruggiero, musica orecchiabile, ma non sembra conquistare. Annalisa Scarrone avrà vita facile? Al momento non ci sono grandi sorprese, solo Daniele Silvestri si conferma cantautore capace di unire qualità e orecchiabilità.
Ore 00.15 – Chiara Galiazzo da X-Factor al successo sanremese?
Vorrei sapere chi ha deciso di vestire Chiara come una sorta di porta asciugamani blu. La stella nata ad X-Factor arriva con la sua aria stralunata sul palco dell’Ariston. Prima canzone non irresistibile, anche la voce non sembra quella potente e avvolgente del talent show condotto da Simona Ventura. Vedremo se Chiara saprà rifarsi con la seconda freccia nella propria faretra.
Ore 00.07 – No! Volare NO!!!
Va bene tutto, ma che Toto Cutugno canta Volare, no… questo proprio è inaccettabile.
Ore 00.05 – Bello bello, bello… Cutugno che dopo l’Italiano canta in russo…
Momenti da brividi al Festival, mentre molti giornalisti ricorrono a flebo di caffè e ricoveri per orticaria e noia fulminante. Vedere Toto Cutugno che canta in russo sul palco del Festival della Canzone Italiana fa davvero comprendere dove sia andato a finire Sanremo quest’anno. Poi, col momento strappalacrime finale, che dire grande televisione e grande musica. Se non fossi curiosa di aspettare Max Gazzè e non dovessi pagare i danni abbattere la TV a morsi.
Ore 23.55 – Premio alla carriera a Totò Cutugno
Sul palco c’è Ogbonna, difensore del Torino nato da genitori non italiani. Il giovane difensore della nazionale fa uno scivolone sul nome di Cutugno, chiamandolo Totò; ma ancora più grave è lo scivolone di Toto “l’Italiano” Cutugno, quando dice ad Ogbonna: “Io sono del Milan e anche noi adesso abbiamo uno come te: Balotelli” evviva l’uguaglianza… E poi vista l’atmosfera già molto anni ’80 Toto Cutugno comincia a cantare “L’Italiano”.
Ore 23.32 – Maria Nazionale e la musica nazional popolare
Una De Sio verione Pink, con tette in bella vista. La Maria Nazionale canta una musichetta nazional popolare che lascia ben poco nell’animo, fluisce via come un torrente di campagna, senza nemmeno l’effetto rinfrescante. Sin troppo melodrammatica nell’interpretazione, Maria fa il verso alla canzone napoletana e a Jessica Rabbit, sbagliando tonalità in entrambi i casi. Il capello laccato e la manica a sbuffo fanno tutto il resto. Sarà pure ritenuta una cantante neo melodica, ma di nuovo in questa musica non c’è davvero nulla… Il vuoto cosmico è pink, lo abbiamo scoperto grazie a Maria Nazionale.
Ore 23.25 – Arrivano gli eroi Gay del Web
Salgono sul palco dell’Ariston con i loro cartelli che stanno spopolando su YouTube, la coppia gay, che racconta la sua storia senza parlare. Per la prima volta sul palco si affrontano i temi dell’omosessualità, molto spesso “celati” dietro il falso perbenismo di tanti. I due che dicono apertamente di volersi sposare perché si amano.
Ore 23.20 – #OccupySanremo
Hashtag trending sulle note dei Marta sui tubi, non potrebbe essere altrimenti. Se chiudo gli occhi mi sembra di essere a Piazza San Giovanni alle tre di pomeriggio con gli amici che fanno casino attorno. Con quel “profumino” che mette di buon umore… Ma invece sono davanti alla TV in una sala stampa fumosa…
Ore 23.12 – Marta sui tubi…
Una band alternativa, che sono un po’ come i Marlene Kuntz dello scorso anno, pesci fuor d’acqua sul palco di Sanremo. Atmosfere da Primo Maggio e maglietta con logo da corsari neo zelandesi, provate a dire che non è un Festival di Sanremo comunista. Musichette apprezzabili, ma sicuramente non sono sonorità sanremesi. Il cantante che era una corda di violino mentre canta si sta sciogliendo, forse la seconda canzone verrà fuori molto meglio.
Ore 23.00 – Contestazione organizzata?
Fabio Fazio, dopo un’ovazione per Crozza, dice che i due soggetti, che hanno bloccato per alcuni istanti la performance del comico, sono stati riconosciuti e sono persone già note per altri atti simili. Insomma, una contestazione che appare quanto mai organizzata, anche perché arrivata subito, prima ancora di vedere se Crozza sarebbe stato super partes. Così come è stato riservando stoccate a tutti i principali leader politici che stanno conducendo la campagna elettorale in queste settimane.
Ore 22.55 – Che cos’è la società civile? Adesso tocca a Mario Monti e a Montezemolo
La società civile è quella società che non prende il vitalizio, poi entra in Parlamento prende il vitalizio e diventa incivile. Poi c’è Monti con la società civile Gold. Arriva Luca Cordero di Montezemolo, uno dei cavalli di battaglia di Crozza. Forse il personaggio che il comico genovese riesce a ricreare meglio. E come spalla stasera non ci sarà Zalone, ma Fabio Fazio.
Ore 22.48 – L’ossimoro Rivoluzione Civile
Ingroia vuole fare la rivoluzione e poi va su Chi, come se Che Guevara andasse su Max. Come se Robespierre avesse chiesto il permesso di parlare con la regina di Francia. L’Ingroia indolente di Crozza è qualcosa di più di un’imitazione, è l’analisi antropologica di chi vuol cambiare tutto a parole, ma in realtà si porta dietro un bel carico di vecchia politica, con indolenza e sufficienza: da Di Pietro a Diliberto, la Rivoluzione Civile sembra più una lavatrice molto sinistra.
Ore 22.45 – Monti o Vendola? Questo è il problema…
Crozza si dimostra più che super partes: Bersani “dormiente” con un partito incapace di agire, preso com’è a creare alleanze a sinistra o al centro. Il problema è stare con i proprietari dell’Ilva o stare con i cittadini di Taranto? Difendere i diritti o difendere dai dritti? Adesso il contestatore in sala dovrebbe bersi un po’ di aceto. E per chiudere, non è che se alla tavoletta del cesso ci attacchi una mela sopra diventa un Macbook.
Ore 22.40 – Italia ingovernabili dal 1861
Crozza riprende il ritmo, con estrema difficoltà, poiché è persona vera e ha accusato il colpo. Una contestazione di due “allucinati” berlusconiani, che interrompe lo spettacolo. Adesso tocca a Pierluigi Bersani e alle sue “metafore metafore… perché se hai una spina nel fianco non ricarichi mica il telefonino”.
Ore 22.35 – Rissa tra il pubblico o interviene la sicurezza?
Spettacolo indecente quello inscenato da un solitario contestatore, che viene accerchiato da altre persone del pubblico e poi interviene anche la sicurezza. Quanto sta accadendo all’interno dell’Ariston è solo la dimostrazione che l’odio che questa campagna elettorale sta generando è davvero insopportabile, perché c’è sempre qualche “folle” in grado di rovinare tutto. Crozza riprende con enorme difficoltà, poiché quanto accaduto stasera non si è visto nemmeno lo scorso anno con Celentano sul palco.
Ore 22.30 – L’Ariston si ribella a Crozza?
No politica a Sanremo, una parte dell’Ariston invita Crozza ad andarsene e lo interrompono non consentendogli di continuare. Maurizio Crozza si gela e non sa che fare, persona perbene qual è non vuole rispondere, ne tanto meno scappare. Come se nelle passate edizioni di politica su quel palco non ce ne fosse stata. Interviene anche Fabio Fazio, quando la gente comincia a gridare “Vai a casa…“, sono forse franchi tiratori berlusconiani? Stiamo assistendo ad un altro momento del populismo berlusconiano?
Ore 22.25 – E’ arrivato il mattatore: Maurizio Crozzaa
L’Ariston accoglie Maurizio Crozza, che arriva in delle sue interpretazioni più note negli ultimi tempi: Silvio Berlusconi. Che canta quanto lui sia “Formidable”. L’imitazione sembra più reale del reale, il che è davvero preoccupante. Il Cavaliere si aspettava l’attacco ed ecco qui un brano da piano bar che arriva a colpire con tutta la classe di cui Crozza è capace.
Ore 22.15 – Per annunciare la canzone finalista arriva Flavia Pennetta
“L’unica che è bella veder sparare palle in periodo elettorale” arriva sulle parole della Littizzetto una delle nostre tenniste più forti e sensuali in un vestito nero e dorato molto glamourus. La canzone scelta è la seconda: La Felicità con il 54% dei voti, hanno votato zii e nonni dei due cantanti.
Ore 21.35 – Molinari… ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
La coppia è già scoppiata troppo gnocca candita lei, troppo swing anni ’70 lui. Anche se lei ha i capelli come i miei, non posso difenderla, io non mi permetto di infastidire le genti d’Italia salendo sul palco dell’Ariston e creando un atmosfera tanto old fashion da far aumentare il tasso di polvere sui mobili del salotto buono.
Ore 22.05 – Arrivano Molinari e Cincotti
Un Sanremo molto elegante nelle musicalità quello di quest’anno, la Molinari sembra imitare Arisa, ma con un sound più aggrazziato e classico. Sonorità un po’ retro e scarsa energia. Per non parlare del vestito da ballerina su ghiaccio della Molinari, notevoli anche le scarpe, forse la cosa più bella sul palco in questo momento.
Ore 22.00 – A bocca chiusa e denti stretti…
Buona la prima di Daniele Silvestri, A bocca chiusa resta in gara per la gioia di tutti. La serata non decolla, eppure, la musica è godibile, la selezioni di artisti e brani sembra oculata e capace di soddisfare tutti i palati; peccato manchi il ritmo, Fazio è impagliato, la Littizzetto non si sa se emozionata o vincolata a qualche “contrattino top secret”. Il Festival non decolla, confidiamo nell’arrivo di Maurizio Crozza…
Ore 21.55 – Seconda canzone per Silvestri… Buona la prima?
La prima canzone questa volta era davvero “perfetta” per Sanremo e per Daniele Silvestri. Vediamo se il cantautore romano ci stupisce con una seconda ancora migliore. Più ritmo e le bretelle, con quell’aria da scugnizzo, anche questa canzone non delude. Ti lascio solo… è un ritornello che entra subito in testa, l’Ariston gongola, se si votasse l’accoppiata sarebbe lui il vincitore, senza nemmeno ascoltare gli altri. A bocca chiusa, noi la mettiamo tra le prime 5 del Festival, anche se viene eliminata.
Ore 21.50 – Daniele Silvestri è sempre quello di Cohiba
La prima canzone di Daniele è una delle sue, perfettamente nelle sue corde, popolare ma non populista e quindi??! Comunista!!! Fatece largo che passa il corteo… Passando al look sanremese di Silvestri, è la prima volta che lo vediamo “elegante” e presentabile. Sembra più giovane e piacione del solito. A bocca chiusa con tanto di LIS sullo sfondo.
Ore 21.45 – Su Twitter impazza la Litizzetto Mania
Mentre su Twitter #Sanremo e #Sanremo2013 vengono rimpiazzate da #sancutremus, i tweet più “interessati” della serata sono tutti per la Littizzetto, per il suo vestito e per il suo aspetto da pupa siciliana, che gongola quando Baumgartner la chiama ragazza. Ma andiamo avanti con la gara… Sembra quasi che il Festival di Morandi fosse più frizzante… E ho detto tutto. Arriva Daniele Silvestri il più sanremese dei comunisti 😉
Ore 21.42 – Luciana fa la discesa della scala… se solo ci fosse…
Fazio annuncia che Luciana scenderà la scala del Festival di Sanremo, con un vestito “brillantinoso” ma la scala non c’è e allora che fare? Chiedere a Felix Baumgartner l’uomo capace di bucare la velocità del suono, con un vestito amaranto, che è volato dalla stratosfera alla terra tenendo il mondo col fiato sospeso. PS Ma il traduttore dove cavolo lo hanno preso? Sembra un mangiatore di patate che ancora non ha finito di cenare… Anche Baumgartner non è male come comico alla Benny Hill ed ecco la scala che si compone davanti a Luciana Littizzetto, ecco i primi effetti della nuova coreografia.
Ore 21.40 – Sul palco Ilaria D’Amico che bacia Gualazzi con vestito stile Jessica Rabbit
Arriva sul palco Ilaria D’Amico con uno splendido vestito nero, una donna tutta d’un pezzo. L’unica capace di mettere in difficoltà Berlusconi durante un’intervista, altro che Santoro. La D’Amico annuncia che la canzone scelta è Sai ci basta un sogno, con un 62%, la prima della coppia cantata da Raphael.
Ore 21.35 – Raphael Gualazzi un jazzista… mancato
Prima canzone poco convincente, vediamo con la seconda se riesce a convincere un po’ di più. Una prova un po’ mogia e poco entusiasmante, per vincere il Festival non ci vuole la perfetta esecuzione, ma un’emozione e Gualazzi purtroppo non arriva. Poetico, jazzista perfetto, cantante sanremese mancato. Per pochi intenditor… la sala stampa gongola, ma a casa?!
Ore 21.30 – L’essenziale, la prima canzone selezionata
Mengoni si porterà in finale L’essenziale, così ha deciso il pubblico. A proclamare la canzone è arrivato Marco Alemanno, compagno di Lucio Dalla, che lo ricorda con una foto e parlando dell’anno scorso, ultimo Festival che ha visto Lucio Dalla da protagonista. Arriva sul palco Raphael Gualazzi: Senza Tempo.
Ore 21.25 – Mengoni si metterà a piangere?
Cioè al primo Sanremo trovarti sul palco a cantare non una ma due canzoni, aprendo il Festival e giocandoti forse una delle carte più importanti per la tua carriera, appena iniziata, non sono emozioni semplicissime da gestire. E Mengoni sta pagando cara questa esperienza, il coro lo copre, ma la voce di X-Factor dov’è finita?
Ore 21.25 – Marco Mengoni Atto II
E dopo l’invito ad un corretto uso del televoto, Marco Mengoni si lancia nella sua seconda canzone, mentre già su Twitter c’è chi confessa di non poter dire cosa pensa di questa canzone, altrimenti verrebbe defollowato da qualsiasi essere vivente. La seconda canzone , Codice 02, è Bellissimo, scritta dalla Nannini e Pacifico. Mentre già l’Ariston rumoreggia, forse per le maniche della giacca di Mengoni, che ricorda i manifesti del PD. Bellissimo?! Forse non bellissima, ma sembra meglio della prima, più ritmo e un sound più adatto alla voce di Marco Mengoni, che non evita qualche tonalità sbagliata. Papabile finalista a meno di una scomunica dalla sala stampa per come “toppa” volutamente o per l’emozione che lo rende un pezzo di legno?
Ore 21.20 – Marco Mengoni compone nuovi spazi e desideri, mentre il mondo cade a pezzi
La prima canzone di Mengoni non è il massimo, la sua voce non spazia come sa fare, molto seria… Forse lui troppo emozionato e impostato per aprire la 63esima edizione del Festival di Sanremo. Forse viste le parole della canzone Mengoni è stato chiamato sul palco, visto quanto sta accadendo: dimissioni del Papa, campagna elettorale scriteriata.
Ore 21.15 – A Luciana l’onore di presentare il primo cantante
E’ una Littizzetto molto emozionata quella che si presenta sul palco per presentare il primo cantante: Marco Mengoni! Arriva in blu elettrico tono su tono, con le mani ghiacciate e comincia con L’essenziale. Ascoltiamo il Dio di X-Factor.
Ore 21.08 – Fazio presenta le novità del Festival e il metodo di selezione delle canzoni
Fazio presenta la novità dell’anno, cioé che ogni cantante porterà due canzoni, eseguite una di seguito all’altra e solo una resterà in gara per il Festival, il televoto peserà il 50% e l’altro 50% è nelle mani dei giornalisti della sala stampa. Quindi tra oggi e domani, il pubblico sceglierà le canzoni dei big. E poi pubblicità… ce ne sarà tanta quest’anno???
Ore 21.05 – I ristoranti sono pieni di gente che cerca un posto da cameriere
Arriva la prima stoccata a Berlusconi senza però nominarlo, con i ristoranti pieni di persone che cercano un lavoro da cameriere. Luciana promette con l’aiuto di Sanremo di non nominare mai il nome di un politico, così da evitare problemi. L’unica battuta che si permetterà è l’inevitabile possibilità di dire spesso “culo”. Luciana poi si stacca un pezzo di vestito e così mostra i suoi tre metri di zeppa.
Ore 21.00 – Letterina a Sanremo che nel calendario non esiste
Letterina a Sanremo di Luciana Littizzetto, che non trovandolo sul calendario, nemmeno su quello dei Maya chiede che il pubblico non si accorga che sul palco quest’anno anziché due gnocche ce n’è solo mezza. E continua “fa che Fabio non si addormenta in onda, o che almeno nessuno se ne accorga”, per non parlare del fatto che debba evitare tutte le rime e le battute di cui di solito il Fazio è capace.
Ore 20.58 – Arriva la Littizzetto con le ginocchia come nacchere
Luciana fa il suo ingresso trionfale all’Ariston, attraversando la platea e conquistando il primo applauso. Lungo vestito nero e prima battuta sul Monte dei Paschi di Siena. E poi Lucianina dice di salire all’Ariston come Monti. E arriva la battuta sulla farfallina, Luciana dice “la faccio vedere subito la farfallina?” e poi chiede di fare un contratto con gli italiani per fare il Festival di Sanremo più breve della storia.
Aggiornamento Ore 20.55 – Dal momento patriottico a…
Il primo ospite del 63esimo Festival di Sanremo è il coro dell’Arena di Verona, condotto da Mauro Pagani, che compie 100 anni. Un Fabio Fazio in ghingheri con tanto di rosa in mano, pronto ad accogliere una principessa, che arriva in cocchio… Luciana Littizzetto. Tappeto rosso davanti alle porte dell’Ariston e Lucianina che arriva con i destrieri bianchi e la carrozza a forma di zucca.
Aggiornamento Ore 20.50 – Fabio Fazio apre con la costatazione che “Il Festival di Sanremo è la trasmissione più popolare d’Italia”
Luce blu in sala, comincia così il Festival di Sanremo 2013, con Fabio Fazio che spiega il senso di popolare, non di bassa qualità, bensì capace di parlare a tutti. E introduce Verdi, con un “Viva Verdi”, che è stato tra i grandi che ha fatto l’Unità d’Italia. Sul palco un coro che intona il “Va pensiero…”. Qualcuno penserà alla faccia del Festival di Sinistra, si apre con l’inno della Lega. Un bello spot per Bob Maroni, candidato alla Presidenza della Lombardia. Ma gustiamoci un po’ di grande musica…
Ed eccoci qui riuniti per il più grande rito comune dell’Italia. No no, non parliamo delle elezioni, per quelle c’è ancora tempo, ma del Festival di Sanremo 2013, la 63esima edizione che sarà condotta da Fabio Fazio, che è tra i papabili sostituti di Benedetto XVI e Luciana Littizzetto, papabile invece di essere la possibile sostituta del killer di Hitman.
Il Festival di Sanremo, come ogni anno, parte dal palco del Teatro Ariston di Sanremo. L’attesa maggiore, svelata la coreografia nei giorni scorsi, resta quella per i possibili attacchi della satira all’attuale classe politica, visto che assieme alla Littizzetto, sul palco questa sera ci sarà Maurizio Crozza, che lo stesso TG1 ha annunciato come “satiro” dell’evento.
Le prime voci vogliono una Luciana Littizzetto che arriverà su un cocchio come una novella Cenerentola, non osiamo immaginare chi le riporterà la scarpetta persa. Ovviamente, l’apertura avrà sicuramente qualche riferimento a quanto accaduto a San Pietro, Lucianina non si lascerà scappare l’occasione di chiamare in causa “eminens”.
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Il sig.Crozza poteva essere più orginale nell’imitazione del Presidente Berlusconi,era già stata vista a Ballarò.
W il Festival di Sanremo o meglio del 1 Maggio come ha detto qualcuno.
Se Berlusconi non ci fosse per i comici di sinistr bisognerbbe inventarlo!!
mengoni è al secondo sanremo, non al primo.
il contestatore di crozza è sicuramente pagato da qualcuno in quanto era OVVIO che non si sarebbe fermato a berlusconi ma avrebbe preso in giro anche gli altri politici.