Il regista del prossimo film “The Canyons” di Lindsay Lohan ha espresso, apertamente, le sue opinioni sul lavoro con la star dalla vita travagliata. Paul Shrader, 66 anni, ha dichiarato che l’attrice 27enne mostra sul set “ritardo, imprevidibilità, capricci, assenze, indigenza e psicodramma”.
Shrader ha diretto 17 films, tra cui “American Gigolo” del 1980 con Richard Gere e, ora, rivela sulla rivista “Film Comment”, com’è stato lavorare con Lindsay Lohan.
Il regista ha dichiarato che mentre lavorava sul set di “The Canyons”, ha letto il libro di James Good, “The Making Of The Misfits”, che narra le vicende dell’ultimo film di Marylin Monroe insieme a Clark Gable, sceneggiato allora dal marito commediografo Arthur Miller.
Schrader ha scritto: “Penso che Lohan abbia un talento naturale nella recitazione, migliore di Marylin Monroe, ma, come la Monroe, la sua debolezza è l’incapacità di fingere. Lei deve sentire un’emozione, prima di riprodurla sul set. Questo porta ad ogni sorta di turbamento emotivo, per non parlare dei ritardi sul set ed il melodramma. Quando le cose vanno bene, c’è la magia del cinema”.
Il film “The Canyons” uscirà nelle sale cinematografiche il 2 Agosto.