Festival di Cannes 2012: al via con Wes Anderson e Il Dittatore

E’ iniziata ufficialmente ieri la 65esima edizione del Festival di Cannes, la kermesse di cinema più prestigiosa al mondo. Già la prima giornata ci offre qualcosa di cui (s)parlare, a cominciare dal film d’apertura. Quest’anno è toccato all’eccentrico Wes Andreson dare il via al Festival della Croisette, e così ha presentato questa mattina alla stampa il suo Moonrise Kingdom, film definito “delizioso e struggente” anche se applaudito tiepidamente.

fesitival di cannes 2012Il film di Anderson racconta, in linea con la sua filmografia, una storia familiare, in cui Sam e Suzy, due dodicenni innamorati  (interpretati dagli esordienti Jared Gilman e Kara Hayward), fuggono insieme nel deserto, gettando nel caos una piccola e pacifica comunità. Illustri componenti di questo piccolo gruppo isolato di persone sono: lo sceriffo, Bruce Willis, il capo scout Edward Norton, i genitori dei due ragazzini interpretati da Harvey Keitel, Tilda Swinton, Bill Murray e Frances McDormand, oltre a Bob Balaban e al fedele collaboratore e amico di Anderson, Jason Schwartzman.

A far ombra però a questo piccolo gioiello c’è stato oggi l’arrivo sulla Croisette del Generale Aladeen, alias Sacha Baron Coen rigorosamente camuffato da Dittatore, personaggio protagonista del suo prossimo film in cui interpreta un dittatore – appunto – che ha rischiato la vita per assicurarsi che la democrazia non potesse mai arrivare nel suo paese che ha così amorevolmente oppresso. E’ dalla notte degli Oscar 2012 che ormai ogni comparsa di Coen si trasforma in una sfilata del Generale in divisa con la sua personale scorte di guardie del corpo, composta interamente da donne bellissime e, a detta del dittatore, rigorosamente vergini.

L’eccentrico attore ha fatto il suo ingresso al porto di Elisabetta Canalis Il dittatore Festival di CannesCannes con una messa in scena davvero geniale, perfettamente in linea con il suo stile: su uno yatch lussuosissimo si è fatto paparazzare in atteggiamenti provocatori ma visibilmente scherzosi in compagnia di Elisabetta Canalis, che si è prestata allo gioco mediatico con visibile divertimento.

Baron Coen è noto per i suoi personaggi estremi: ha raggiunto il successo planetario con il personaggio di Borat, giornalista kazako in viaggio per gli Stati Uniti con lo scopo di conoscere una civiltà così diversa dalla propria nel film Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan del 2006; ha continuato poi a far parlare di sé con Bruno (2009), storia di uno stilista omosessuale.

Dopo i mass media e il mondo della moda, arriva il turno della politica, e Coen costruisce la sua feroce e scorretta parodia sulle dittature militariste del Medio Oriente, andando ovunque in giro con la divisa d’ordinanza. Non sappiamo ancora quale sarà la prossima mossa, ma c’è da aspettarsi un bel movimento sul red carpet francese di quest’anno!